BACHECA SINDACALE
anno scolastico 2019-2020
---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: Unicobas Livorno <info@unicobaslivorno.it> Data: 7.5.2020 ore 10.04 Oggetto: INFO: NEWS 7/5/2020
NEWS 7/5/2020
COME SI
SVOLGERANNO GLI ESAMI, MA ATTENZIONE PER ORA
SONO SOLO BOZZE,
NON ORDINANZE PUBBLICATE
Il Ministero dell’istruzione ha
illustrato ai sindacati i
testi delle tre ordinanze ministeriali sugli esami di Stato e sulla valutazione
degli alunni. Si tratta di un passaggio obbligato che
precede la richiesta di parere al CSPI che si dovrà pronunciare entro sette
giorni.
Le ordinanze
dovrebbero essere pubblicate, quindi, subito dopo il 18 maggio,
perché predisposte tenendo conto delle previsioni del decreto legge 22/2020
sulla non riapertura delle scuole entro quella data. In proposito è sperabile
che nel frattempo vi sia un atto formale (forse un DPCM o altra forma di
decretazione) che legittimi quanto più volte annunciato circa la non riapertura
delle scuole.
Poiché le ordinanze sugli esami di Stato sono
applicative di quanto previsto dal decreto legge, per l’esame di terza media dovrebbe essere
confermato che non si tratterà di un esame, nemmeno con il
colloquio come invece previsto per la maturità, bensì della valutazione dello
scrutinio finale da parte del Consiglio di classe. Niente esame, né tanto meno
commissione e sottocommissioni come prevedono le norme ordinarie in materia.
Nel frattempo, però, al Senato si stanno per approvare gli emendamenti al decreto
scuola, tra cui alcuni che prevedono la modifica di quella
‘sostituzione’ delle prove d’esame per la terza media, disponendo invece, in
analogia con la maturità, un esame con colloquio in presenza o a distanza.
Se, come tutto lascia prevedere, il Parlamento approverà quella
modifica, reintroducendo
l’esame, se pur con il solo colloquio (come avvenne nel 2009 e
nel 2012 con l’emergenza dei terremoti de L’Aquila e dell’Emilia), l’ordinanza sugli esami dovrebbe essere
modificata, generando uno scontro istituzionale non da
poco.
QUINDI QUEI PRESIDI CHE GIA' ORA STANNO SFORNANDO CIRCOLARI SU
COME SI SVOLGERANNO CLI ESAMI BASANDOSI SULLE BOZZE E SULLE ESTERNAZIONI DI
AZZOLINA LO FANNO A LORO RISCHIO E PERICOLO ESPONENDOSI ANCHE ALLA POSSIBILITA'
DI UN INDECOROSO DIETROFRONT.
ENTRANDO NEL DETTAGLIO DELLE BOZZE, COSA SI PREVEDE:
ESAME DI TERZA MEDIA
l’esame
di terza media, come era già stato annunciato, salta ma la tesina, almeno
quella, potrà (e dovrà) essere discussa con i propri prof, anche se in modalità
telematica.
Non
ci sarà il tema, né i due scritti di matematica e di lingue, ma almeno una
specie di orale si farà. Solo che lo si farà prima dello scrutinio finale e non
si potrà farlo in presenza. Sarà una specie di simulazione dell’orale saltato.
Per
i ragazzi sarà un modo per mettersi alla prova ma anche un’ultima occasione per
salutare i propri insegnanti, che dall’anno prossimo non vedranno più.
Quanto
peserà la discussione della tesina nel voto finale? Come ha spiegato ieri
nell’incontro con i sindacati il nuovo uomo forte del ministero Max
Bruschi, già consulente della ministra Gelmini scelto da Azzolina per guidare
il Dipartimento del sistema educativo di istruzione e formazione, la tesina
sarà il tassello finale di un processo di valutazione «olistica», in cui il
consiglio di classe prenderà in considerazione l’intero percorso svolto dagli alunni
nel corso dei tre anni. Soppesando insieme alle competenze acquisite (leggi i
voti nelle singole materie) anche la maturazione raggiunta (leggi:il giudizio
sulla condotta). Il voto finale, come sempre, sarà in decimi, con anche la lode
per i più bravi (e responsabili).
ESAME DI STATO ALLE SUPERIORI
Esposizione della tesina al posto
della seconda prova e una domanda di letteratura italiana: comincerà così
l’esame di Maturità light previsto per quest’anno. È stata la
ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ad annunciare nuovi dettagli del
colloquio, parlando alla Camera ieri pomeriggio: si comincia il 17 giugno,
l’esame sarà in classe a meno che non ci sia una ripresa dell’emergenza
Covid-19 che ci costringa a tornare in lockdown. L’unica prova residua per
la Maturità dovrà durare «al massimo un’ora» e sarà così articolata: si
comincia con la «discussione di un elaborato concernente le discipline di
indirizzo», questa parte che prevede il ritorno della «tesina» cancellata dalla
riforma della Buona Scuola, ha lo scopo di sostituire la seconda prova. Segue
la discussione di «un breve testo di lingua e letteratura italiana, già oggetto
di studio nel quinto anno», in sostituzione della prima prova. Poi c’è l’orale
vero e proprio che consiste nell’«analisi di materiale scelto dalla
commissione» e infine si conclude con la parte dedicata all’esperienza di
alternanza scuola lavoro e a Cittadinanza e Costituzione: per quest’ultima
domanda la ministra Azzolina vorrebbe che ci si concentrasse sull’esperienza di
questi mesi di emergenza. Tutte le parti dell’esame dovranno essere valutate
secondo una griglia nazionale con indicazioni precise. Il valore della prova
orale potrà arrivare a 40 dei 100 punti complessivi mentre il calcolo del
curriculum degli ultimi tre anni (anche se la ministra ha detto cinque) peserà
fino a 60.
Oggi al ministero si discuterà
delle condizioni di sicurezza: il problema lo hanno posto sindacati e
rappresentanti dei presidi. Per evitare defezioni dei commissari all’ultimo
momento, in caso di comprovati motivi di salute, al ministero stanno valutando
la possibilità che si colleghino da casa. Era un’ipotesi inizialmente scartata
da Azzolina.
l documento del 15
maggio sarà spostato al 30 di maggio e saranno allegate all’Ordinanza le
tabelle di riconversione dei crediti del terzo e quarto anno.
Le bocciature sono residuali e
riguardano studenti che già nel primo quadrimestre avevano accumulato un numero
eccessivo di assenze o avevano ricevuto provvedimenti disciplinari gravi.
VALUTAZIONE: VOTI
DAPPERTUTTO ANCHE ALLE “ELEMENTARI”
Si è rilevata l’importanza
di valutare “ciò che effettivamente è stato fatto”, con una attenzione
particolare ai due livelli da tenere presenti. Il primo a carico del
consiglio di classe relativamente alle programmazioni della classe, per
individuare i nuclei che non sono stati trattati ai fini della successiva fase
di recupero al prossimo anno; il secondo per ogni docente, sugli
effettivi apprendimenti dei singoli studenti per i quali dovranno
essere individuati percorsi individualizzati di recupero. I casi di
ripetenza, limitatissimi, si dovranno circoscrivere a due fattispecie: agli
studenti che hanno subito provvedimenti disciplinari gravi e a coloro che hanno
evidenziato il perdurare di una situazione negativa già prima della sospensione
delle attività didattiche in presenza causata dalla pandemia.
Anche i bambini delle elementari
avranno dei voti e non giudizi esplicativi come chiesto da molte parti in
queste settimane
COSI' IL MERITO E' SALVATO ANCHE SE IN MODO RAFFAZZONATO!
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